La dichiarazione sostitutiva di certificazione (o autocertificazione) è una dichiarazione, resa e sottoscritta dall'interessato sotto la propria responsabilità, che sostituisce il certificato corrispondente rilasciato da una Pubblica Amministrazione.
Sono comprovati con dichiarazioni, anche contestuali all'istanza, sottoscritte dall'interessato e prodotte in sostituzione delle normali certificazioni i seguenti stati, qualità personali e fatti:
Non possono essere sostituiti da altro documento:
I dati relativi a cognome, nome, luogo e data di nascita, la cittadinanza, lo stato civile e la residenza attestati in documenti di identità o di riconoscimento in corso di validità, possono essere comprovati mediante esibizione dei documenti medesimi, e la Pubblica Amministrazione non può chiedere la presentazione di documenti ulteriori. È comunque fatta salva la facoltà di verificare, nel corso del procedimento, la veridicità e l'autenticità dei dati contenuti nel documento di identità o di riconoscimento.
Possono utilizzare questa misura di semplificazione:
DEVONO accettare l'autocertificazione le Pubbliche amministrazioni e le imprese esercenti pubblici servizi; l'impiegato che non accetta l'autocertificazione o invita a reperire la certificazione così sostituita presso altri Enti Pubblici, può essere denunciato per violazione dei doveri d'ufficio.
La Pubblica Amministrazione che riceve un'autocertificazione può effettuare controlli sul contenuto del documento. Qualora risultasse che il cittadino ha dichiarato il falso, ciò comporta la decadenza dai benefici ottenuti e la denuncia all'Autorità Giudiziaria per avere dichiarato il falso.